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In Lessinia tra malghe, contrade e "memorie"

Piero Piazzola, Bepi Falezza

a cura di Anna Solati

 

fotografie di A. Scolari

 

 

Contrà Anselmi

 

 

Anselmi, contrada di Selva di Progno, è un cognome spurio, “foresto”, come vuole la leggenda. Non è di matrice cimbra, ma, si dice, di origine veneziana, infatti si racconta che, ancora nel seicento, un tale, profugo da Venezia, perché ricercato non si sa per quali motivi, si sia rifugiato in quel di Selva di Progno, e si sia costruita una bella casa lassù su quel terrazzamento; il suo nome poi ha finito per diventare quello della contrada, perché accanto alla sua, altri privilegiarono quel posto per costruire la propria abitazione.

 

Si formò così una bella corte interna, con una cisterna antica, uno splendido poggiolo, una bella fontana in pietra del 1907 e un grazioso capitello del 1893 particolare perché è costituito da due nicchie in cui sono affrescate le immagini della crocifissione, di San Pietro, San Carlo Borromeo e la fuga in Egitto. Un’altra contrada Anselmi è ubicata a San Bortolo, sempre nel comune di Selva.