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In Lessinia tra malghe, contrade e "memorie" Piero Piazzola, Bepi Falezza a cura di Anna Solati
fotografie di A. Scolari |
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Contrade in Lessinia «Nella parte centro orientale dei Lessini s’incontra una strana lingua, le case hanno i tetti appuntiti, le finestre piccole e il paesaggio si fa selvaggio».
Con queste parole, il redattore di un depliant sulle bellezze del Parco Naturale Regionale della Lessinia, introduce il discorso sui Cimbri e sulle caratteristiche della loro civiltà, tra le quali anche le diversità che si riscontrano nell’arco della Lessinia, tra occidente e oriente, nell’architettura, soprattutto le contrade e le case.
Contrada significa gruppo di case con una strada in comune che le aggrega e le collega alle altre e che si va via via definendo con la costruzione di altre case, quelle dei figli o di parenti stretti, e con le indispensabili strutture per riparare gli animali (stalle), per conservare il fieno, il letame e i prodotti della terra.
Un noto architetto di Verona, M.Comencini, ha steso recentemente uno studio comparativo su tre diverse contrade dell’altopiano che qui riassumiamo. Contrada Ca’ de Per, in quel di Sant’Anna d’Alfaedo; Contrada Falz, in Lessinia centrale, in comune di San Francesco di Roveré; Contrada Muschi in Lessinia Orientale, a Campofontana. Proviamo a riassumere le caratteristiche principali.
Ca’ de Per è un gruppo di edifici contigui tra loro, disposti in modo libero, con abitazioni di due tre piani fuori terra, con stalle e fienili annessi ai rustici. Tutto il complesso forma come un semicerchio di edifici tutti rivolti a sud, le coperture dei tetti sono fatte con pietre locali e, tra pietra e pietra, vengono posate altre lastre più piccole, dette quintane, per evitare infiltrazioni d’acqua, la muratura è fatta con la medesima pietra di Prun che consente una realizzazione a faccia vista perfetta. Non esistono pensiline, porte e finestre sono di dimensioni differenti tra piano terra e piani superiori, i bocarói nei fienili e nelle stalle hanno forme svariate. Al centro si trova una fontana-abbeveratoio.
Contrada Falz, che si incontra ai margini delle “montagne”, cioè dei pascoli estivi, invece, è tutta disposta in linea, rivolta a sud, senza altri fabbricati davanti ma con una grande area cortilizia per lo svolgimento delle varie funzioni connesse all’attività rurale. E’ stata edificata in vari periodi senza schemi preordinati ma secondo le esigenze degli abitanti nel tempo; nell’edificio principale troviamo un balconcino in pietra della Lessinia ed esso è un motivo architettonico di distinzione tra le varie zone. Infatti in Lessinia centrale balconcini e poggioli sono più numerosi che altrove. La muratura è stata ottenuta con pietra locale e malta.
Contrada Muschi. È composta di due schiere di edifici, distanziati tra loro e di differente esecuzione. Anche per questa contrada la muratura è ottenuta con sassi locali tenuti assieme da malte. Le finestre e le porte disposte in linea sulla facciata principale sono di diverse dimensioni, e solo alcune hanno contorni di pietra. Le coperture sono di differenti materiali: in tegole piane o a canale, in coppi di laterizio e in lastre di lamiera ondulata; lastre di pietra sono state usate solamente per coprire i bordi di gronda. Ma la caratteristica principale che contraddistingue gli edifici cimbri da quelli delle altre zone della Lessinia sono i tetti a punta: tale copertura è stata recentemente definita “a tesa cimbra”.
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