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In Lessinia tra malghe, contrade e "memorie" Piero Piazzola, Bepi Falezza a cura di Anna Solati
fotografie di A. Scolari |
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Malga Malera
Malga Malera di sopra
Gli studiosi, tra cui G.M.Varanini, hanno cercato la spiegazione del toponimo “Malera” in una voce derivante dal latino melus con un suffisso –aria; cioè melaria. L’Olivieri ha trovato citata una voce Mellario dell’anno 1055 e un’altra citazione dell’anno 1014 «..In Lexino ubi dicitur Melario». In una mappa del 1805, il territorio della Montagna Malera è descritto come «...alquanto mosso e comprendente Castel Malera con le sue grosse rocce che si sviluppano entro i suoi confini».
Generalmente per “Montagna Malera” si intendono i due pascoli e i due baiti di Malera di Sopra e di Malera di Sotto, tutti e due in territorio di Bosco Chiesanuova, molto slegati tra loro come territorio. Malera di Sopra ha una superficie di 90 ettari di cui due solo a bosco e regge un carico di 91 paghe; è formata da un baito e da alcune porcilaie. Malera di Sotto, invece, misura ettari 85, di cui 2 a bosco, e sostiene un carico di 94 paghe; è formata da un baito, una stalla, una casara e una giassàra.
Malera di Sopra è ubicata a ridosso del confine con la Valle di Revolto; Malera di Sotto, invece, si stende nella conca formata dalla montagna che sovrasta tutto il territorio, detta Castel Malera (m 1772). A nord del Castel (denominazione che in genere vuol dire «rocca») si apre una grandissima piattaforma di pietra bianca, individuabile da lontano, chiamata la Bela Lasta, su di essa, recentemente, il geologo veronese Guido Roghi ha individuato una serie di impronte e di piste di grandi rettili che appartennero a dinosauri vissuti circa 195 milioni di anni fa.
Nelle adiacenze delle due malghe Malera, a 1700 m di altitudine, si apre una dolina, con un’imboccatura di 30 metri di diametro, meglio nota col nome di Buso del Valon, profonda circa 70 metri. Nell’Ottocento e anche agli inizi del Novecento durante l’estate dal suo fondo si estraeva il ghiaccio.
Buso del Valon
Per arrivare alle due Malere bisogna prendere la strada, attualmente asfaltata, che da Velo si dirige verso San Giorgio e poi a Bosco Chiesanuova. All’altezza di Malga San Giorgio, si consiglia di prendere la strada bianca che si stacca sulla destra e che conduce alle due Malghe Malera che sono le più orientali di tutte le malghe (sono 39) che il Comune di Bosco Chiesanuova possiede.
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