HOME - IN LESSINIA |
In Lessinia tra malghe, contrade e "memorie" Piero Piazzola, Bepi Falezza a cura di Anna Solati
fotografie di A. Scolari |
|
||
Malga Lobbia
Malga Lobbia
Si trova nel territorio di Campofontana. La Lobbia prende il nome da loube, cimbro, con il significato di “portico”. La “montagna” è vastissima (900 campi, di cui 600 a pascolo) e può ospitare 100 capi bovini. E’ una delle più ricercate dagli allevatori, perché comoda alle strade e soprattutto per la sua erba rigogliosa e abbondante.
Ha una lunga storia che comincia nel 1387, quando un certo Andrea Pellegrini di Verona locò, diede cioè in affitto, a una quindicina di famiglie di Campofontana, abitanti per la precisione nelle contrade Pagani, Pozza, Grisi, Zocco, Casara, Fainelli, Furlani, un vasto appezzamento di terreni a pascolo e a bosco in quel della Lobbia, meglio conosciuta come “Montagna delle Pozze”. I “consorti” ne godettero per sempre il beneficio anche quando un altro nobile veronese, Verità di Verità, comprò dal comune di Verona vasti possedimenti in quel di San Bortolo delle Montagne e di Campofontana: il beneficio consortile lasciato dal Pellegrini fu sempre escluso da tutti gli atti politici successivi.
Presso l’Archivio di Stato di Verona è depositato un documento a stampa, la “Stampa delle Contrade Pagani, Grisi e Loro Consorti al laudo”, che riporta gli antichi privilegi dei consorti di Campofontana.
Gli amministratori del Consorzio — un presidente e due consiglieri — che si sono dati il cambio ogni cinque anni in tutti questi sette secoli di vita del beneficio, hanno dovuto spesso e volentieri difendersi, ricorrendo a cause e ad avvocati, dai vari tentativi di usurpazione da parte del comune di Selva di Progno, di abitanti della frazione di San Bortolo e di altri presunti contendenti, tra questi ultimi, i conti Porto Barbarano di Vicenza, proprietari della confinante malga Porto di Sopra.
Ma il diritto acquisito nessuno è mai riuscito a scalfirlo, anche per il fatto che prima nel Seicento e poi nel Settecento, fu concordato un documento statutario a stampa , detto “capitolato”, che è depositato presso l’Archivio di Stato di Verona, intitolato Convenzione perpetua delle contrade dei Pagani e Grisi e Loro Consorti…, che decretò le regole che davano diritto a percepire annualmente il frutto del pascolo agli abitanti di tali contrade. Nella sezione dedicata alle note di folclore un capitolo è dedicato “all’incanto della Lobbia”.
|