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In Lessinia tra malghe, contrade e "memorie"

Piero Piazzola, Bepi Falezza

a cura di Anna Solati

 

fotografie di A. Scolari

 

 

Pieve di San Moro

 

Pieve di San Moro

 

Questa è la denominazione corrente, popolare, più antica, del celebre santuario che si eleva sul Monte Moro di San Mauro di Saline ed è dedicato al vescovo veronese San Mauro che visse nel VII secolo dopo Cristo. Egli, come abbiamo scritto più sopra, esattamente nel 615, dopo soli tre anni di episcopato rinunciò alla sua dignità e si ritirò sui Monti Lessini, in una località detta Saline, a far vita da romita e dove morì nel 622. La chiesa è stata costruita molto più tardi, intorno al 1388, peraltro sulle fondamenta di una preesistente. Infatti già nel 1145 si parla di una chiesa di San Moro; poi si apprende che Carlassario, arciprete di San Pietro in Castello (Badia Calavena), rinunciò ad essa in favore del vescovo Ognibene; il quale, nel 1172 la cedette a Cimbro, arciprete della Pieve di Calavena.

 

Sopra l’ingresso si nota un affresco della scuola di Altichiero raffigurante la Madonna sotto un baldacchino con san Leonardo e alcuni devoti. L’interno ha tre navate e quella centrale aveva un polittico ligneo trafugato nel 1967. Ha tre absidi e in quella di destra vi è un modesto altare in pietra, probabilmente appartenente alla prima chiesa. Vi si trovano anche altri notevoli affreschi e statue.

 

Il campanile è a forma quadrilatera ed è ornato verso l’alto da quattro belle bifore. Nella cella campanaria si trova una campana con una scritta latina risalente al 1548 e un’altra del 1711.

 

Probabilmente furono i cimbri quando vennero a stabilirsi nella zona ad importare il culto di San Leonardo, guaritore, tra le altre sue attribuzioni anche dei mali di testa. Per questa ragione, nei verbali delle visite pastorali dei vescovi veronesi alla Pieve di San Moro, si legge come nome del santo patrono: San Leonardo di Limoges e non San Mauro. Ma la devozione a questo santo è rimasta tanto da dare il suo nome al paese.