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In Lessinia tra malghe, contrade e "memorie"

Piero Piazzola, Bepi Falezza

a cura di Anna Solati

 

fotografie di A. Scolari

 

 

Contrà Strozzi

 

Contrà Strozzi

 

Le contrade di Erbezzo a quota più alta hanno dei particolari costruttivi che cambiano o, meglio, si differenziano nell’aspetto esteriore degli edifici rispetto a quelle a quota più bassa. In altre parole sotto il parallelo dove è ubicato il capoluogo, centri come Costamora, Portello, Genderli, Balestre, Zulli, Fasani, hanno caratteristiche esteriori, motivi architettonici, come finestre, porte, architravi, che si staccano per forma ed esecuzione da quelli delle costruzioni più settentrionali. Esempio classico: contrada Portello, splendida e forse unica per la sua architettura.

 

Vista la struttura geografica del comune è logico, pertanto, che tra la parte settentrionale e quella meridionale si riscontrino diversità di tipologie costruttive, oltre che differenze climatiche e geografiche.

 

Molteplici sono i particolari architettonici da registrare  in questo settore, come i bocarói delle stalle, gli arbi per abbeverare il bestiame, tutti in Rosso ammonitico, le cisterne di cui qualcuna conserva ancora il caratteristico canale in legno che raccoglie l’acqua piovana dai tetti e la convoglia nel pozzo, dal quale, poi si estrae con il vecchio sistema della pèrtega del pozzo, (vedi note di folclore) e i sentieri, recentemente fatti oggetto di attenzioni speciali, come il “Sentiero degli scoiattoli” che va a raggiungere proprio Contrà Strozzi.

 

«Strozzi, scrive M. Deliberi, è una bella contrada a schiera, rivolta verso Sud-Ovest. Da lei si ammira il Vajo dell’Anguilla. Sopra il barbacane della principale casa si legge la data 1808 e vi è dipinta una meridiana».

 

Anche contrada Strozzi conserva il suo piccolo, ma interessante bàito di contrada che il nostro artista Bepi Falezza ha voluto mettere in risalto nella sua acquatinta. Il toponimo Strozzi rimane ancora un’incognita; non si sa di preciso da che cosa sia scaturito.