Cā dell'Aglio. 9/01/2007 - Foto A. Scolari
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Lantico
nucleo rurale, detto della Cā dellAglio, si trova ai limiti dellorlo del
terrazzamento ghiaioso, che caratterizza le terre di Campalto, ed importante un
tempo per lattivitā industriale fluviale con cartiere, magli e molini. Oltre
alle antiche industrie il borgo conserva le tradizioni agricole,
lattiero-caseario e di allevamenti avicoli ed ittici.
Cā
dellAglio č formata da due gruppi di fabbricati posti ai lati dellantica
strada che collegava il centro del paese con gli antichi insediamenti fluviali.
Il toponimo della localitā deriva dalla famiglia Alei o Alii come attestato in
alcuni documenti della metā del XV secolo.
Le
famiglie Cermisoni e Malaspina si dividono terreni ed industrie fluviali fin dal
XV secolo. Nel 1444 troviamo Pietro Cermisoni proprietario di terreni e nel 1454
i Malaspina ricevono in donazione da ser Giovanni qm Jacobo la
carterius de Domo Alei.
Nella
seconda metā del XVII secolo i marchesi Malaspina diventano proprietari di
tutta la contrada di Cā dellAglio erigendo nel 1672 il proprio oratorio
privato dedicandolo alla Beata Vergine Maria.
La
crisi delle cartiere veronesi porta il marchese Ippolito Malaspina a richiedere
nel 1696 la commutazione della cartiera in battirame. Nel 1750 gran parte di Cā
dellAglio passa alla famiglia veneziana dei Dandolo, che nella divisione del
1781vende una parte della contrada a Daniele Veronesi.
Nel corso dellOttocento Cā dellAglio rimane importante per lattivitā industriale che passa in proprietā a diverse famiglie fino alla fine del XIX secolo, quando Cesare Trezza acquista gran parte dei terreni e dei fabbricati industriali e rurali.