Campalto - l'oratorio di S.Bartolomeo. 24/01/2004 - Foto A. Scolari
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Contrada
importante posta sull’antica strada che collega il paese di San Martino con le
terre di Centegnano e Mambrotta. Il nome deriva dalla sua posizione geografica
“campi alti” come troviamo in diversi documenti del XV secolo. Avamposto
fortificato in epoca scaligera costituiva il limite della “Campanea minor”
della città di Verona in epoca comunale.
Nel
1405 il feudo di Campalto viene rilevato dalla famiglia nobile veronese dei
Guarienti e rivenduto nel 1422 alla famiglia Cermisoni che amplia ed organizza
il centro abitativo della proprietà. Centro che oltre al palazzo di residenza
è formato da rustici, case per i contadini, hostaria, beccaria, stalle,
fienili, brolo ed oratorio privato. Organizzato come un piccolo feudo con una
autonomia fiscale e giudiziaria.
I
Cermisoni sono proprietari di tutte le terre che da sotto San Martino si
estendono fino alla fine del terrazzamento e bagnate dalla Fossa di Campalto o
Rosella costruita artificialmente nel XII secolo per poter irrigare attraverso
“l’Acquagrossa” e “l’Acquapiccola” i terreni incolti.
Alla
metà del XVII secolo la famiglia, dividendo i beni fra i tre fratelli Cermisoni,
vende una parte della corte ai nobili Da Monte, mentre la parte rimanente passa
agli Alberti per eredità.
L’oratorio, dedicato a San Bartolomeo, venne costruito agli inizi del XVII secolo dalla famiglia Cermisoni come cappella di famiglia e poi venduto ai Da Monte insieme con la parte ovest della corte.