Corte Caval. 30/05/2004 - Foto A. Scolari
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Corte
rurale cinquecentesca che si ritrova in una mappa del 1646 come proprietà
“Dell’ill.mo sig. Francesco Loredan”. Il Loredan è proprietario di tutti
quei terreni a nord della statale, tra la Rosella e l’antica strada per
Montorio fino alla Scimmia ed ad ovest del Caval, dalla statale fino
all’attuale strada della Polveriera.
La
corte originariamente costruita con il gran fienile doppio, a navata centrale
(che funge da strada e tunnel di carico e scarico, cui si accede attraverso due
portali), con le stalle sia a destra che a sinistra, i soprastanti fienili, le
case contadine a est ed altre a nord, come risulta dalle mappe del 1646 e del
1666, viene ampliata e modificata nel corso del XVIII e XIX secolo.
In
un’altra mappa del 1666 la corte è proprietà di Carlo Zenobio q. Pietro, che
già possiede altri vasti territori tra Montorio, S. Michele e S.Antonio.
Gli
Zenobio si estinguono agli inizi del XIX secolo quando Alba, figlia di Carlo
Zenobio q. Alvise, sposa Alessandro Albrizzi portandogli in dote le proprietà
della famiglia.
In
una mappa del 1684 la possessione del Caval e delle Bonette, ed i rispettivi
fondi insieme con quello della Scimmia, sono disegnate come proprietà della
famiglia Zenobi e Torri.
Nel
catasto austriaco del 1848 (per la morte del conte Francesco le proprietà
passano ad Alessandro) e comunque fin dal 1813 il Caval ed i terreni a prato
attorno alla corte risultano di proprietà del Conte Francesco Murari della
Corte Bra (1786-1845).