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Corte Sant'Antonio. Foto A. Scolari 1/01/2007 

 

 

Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi

 

In una bellissima mappa del 1625, la possessione e la corte di S. Antonio sono rilevate e disegnate con precisione ed in modo planimetrico, da Giò Batta Bressà.

 

La corte, cinta da muro è formata dal gran fienile-portico-stalla e dalla casa del contadino posta ad est. Il fienile è posto con andamento nord-sud, con il porticato verso ovest e con la stalla verso la corte, in qualche modo rovesciato rispetto alla struttura attuale. A sud-est troviamo il brolo, mentre verso sud-ovest si apre un grande emiciclo, costituito da un muro, con portone centrale, che permette di accedere alla strada principale che porta ai campi collegando in questo modo la corte con la Via Zeviana.

 

Il disegno mostra la proprietà della famiglia Cozzi, disposta tra la strada Verona-Vicenza a nord, la fossa di Campalto ad est e la via Zeviana a sud, per l’istanza “dell’Ill.mo e Rev.mo Monsignor Cozza Cozza Arciprete di Verona” con terre prative ed arative per un totale di 120 campi, 6 vanezze e 11 tavole, di cui 99 campi, 1 vanezza e18 tavole prativi e 21 campi, 4 vanezze e 23 tavole arativi.

 

I campi sono chiamati con i nomi di: Fumanelle, Broletti, Guaresche, Gode la signora Bassa dette le Bel, Pre novi, la Bassa, la Campagna, Marchese, Casaletto, Dossetto e Campagnol over coda del campo.

 

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