San Domenico. 11/04/2004 - Foto A. Scolari
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Antica
corte rurale posta nei territori agricoli a sud del paese, tra l’attuale zona
industriale e l’antico nucleo di Campalto. Isolata nella campagna, si trova al
centro del vasto terrazzamento che caratterizza la pianura di S.Martino, confine
antico della Campagna Minore di Verona.
La
forma quadrata della corte è definita da tre parti edilizie. La zona più
antica è costituita dal fienile e casa posti a nord della corte, mentre la
stalla ad est e la casa a sud vengono edificate nella seconda metà del XIX
secolo.
Il
nucleo rurale, recintato da muro e con la grande aia, è suddiviso
razionalmente, secondo le caratteristiche tipologiche delle corti veronesi.
Interessante è l’arco a bugnato con chiave di volta evidenziata dalla testa
“mitologica” che mostra un’origine patrizia della corte.
Le
prime notizie sono riferite al 1613 quando Giacomo Muselli “...fece acquisto
d’una possessione detta il Feniletto, e di presente (il manoscritto è del
1704) il Fenile di San Domenico, di campi 47 1/2 terra prativa con giurisdizione
di acqua, nella pertinenza di Campalto divisa in tre corpi, con un fenile di
Otto chiusi cioè cinque coperti, tre scoperti…”.
La
corte rimane di possessione dei Muselli fino al 1861, quando Matilde Muselli,
oberata dai debiti accumulati dal marito "momolin" Orti Manara, deve
mettere all'asta, attraverso il tribunale, i propri possedimenti nel veronese.