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Ferrazze -  Parrocchia di  Santa Maria della Neve.   

24/01/2004 - Foto A. Scolari

 

Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi

 

Prima della costruzione della parrocchiale, avvenuta dopo l'aggregazione della frazione al comune di S. Martino Buon Albergo con decreto n. 1616 del 5 agosto 1927, a Ferrazze esisteva un oratorio privato fatto costruire dalla famiglia Spinetta vicino alla loro casa (quella con loggiato recentemente ristrutturata) e documentato per la prima volta nella visita pastorale del 1700.

 

Il Pasa, a pag. 164 de "Le comunità ed i vescovi: le chiese specchi di realtà sociali ed economiche" in "San Martino Buon Albergo: una comunità tra collina e pianura", ricorda che nel 1692 Giuseppe Spinetta chiede al vescovo di poter costruire vicino alla sua casa dominicale nei propri possedimenti terrieri un oratorio pubblico in onore della Madonna della Neve, con sacrestia e campanile, visto che la comunità di Ferrazze costituita da una dozzina di famiglie, nei periodi di cattivo tempo spesso restava senza messa per la difficoltà di raggiungere Montorio. Sia la Curia che l'arciprete di Montorio danno parere favorevole alla costruzione dell' oratorio.

 

L'oratorio viene iniziato da Giuseppe Spinetta che poco dopo muore lasciando il compito a suo nipote Pier Francesco di completare l'opera che viene visitata il 9 luglio del 1696 dall' arciprete di Montorio attestandone l'idoneità. Il giorno dopo Pier Francesco, con atto notarile, impegna per il mantenimento dell'oratorio due case in Verona di sua proprietà, ottenendo lo stesso giorno l'autorizzazione a celebrarvi la messa da parte della Curia di Verona.

 

Nella visita pastorale del 1763, il vescovo Nicolò Giustiniani visita l'oratorio di Giovanni Spinetta rilevando la mancanza della sacrestia, mentre la messa viene celebrata tutte le domeniche da un cappellano, il quale viene ricompensato con 30 ducati annui raccolti con le elemosine dagli abitanti delle Ferrazze.

Alla fine del XVIII secolo la proprietà della famiglia Spinetta passa per eredità alla famiglia Silvetti e poi venduta all'inizio del XIX secolo a Giò.Batta Nicolini come confermato dal catasto napoleonico nel 1817, dove al mappale 1273 troviamo l’ “Oratorio sotto il titolo di S. Giu­seppe". L'oratorio è sempre di proprietà della famiglia Nicolini anche nel 1848 con Giulio figlio di Giò.Batta, mentre nella visita pastorale del 1842 il vescovo Mutti conferma l'uso dell'oratorio " ... devoque B. V Maria ad Nives in loco alle Ferrazze de jure D. Julii Nicolini ... ". Alla fine del XIX secolo nel 1882 gli opifici delle Ferrazze vengono venduti e trasformati in un oleificio, perdendo quelle caratteristiche originarie e probabilmente abbandonando l'oratorio seicentesco, trasformato in abitazione privata.

 

L'attuale edificio religioso viene costruito nel 1929 su progetto dello studio d'ingegneria civile Fraizzoli C. & G. in stile neo romanico con facciata a capanna, con rosone e cornicione con archetti. L'interno, a pianta basilicale, è diviso in tre campate con abside quadrato finale e due altari laterali. Il 4 gennaio 1934 viene eretta a parrocchia con il titolo di santa Maria della Neve.

L'interno viene dipinto da Giuseppe Resi (1904-1974) nel 1946 con tre grandi pitture raffiguranti nella parete di fondo la "Madonna della Neve", sulla parete di destra la "Trasfigurazione" e sulla parete di sinistra la "Cena di Emmaus", opere tratte da dipinti di Paolo Veronese.

 

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