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 Corte Casino Gemma. Foto A. Scolari  1/11/2004.

 

 

Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi

 

 

La corte del Casino si trova nella parte sud-ovest del territorio sanmartinese, vicino all’Adige ed al confine con il comune di Verona. Per arrivare al Casino, si deve percorrere la strada di Ca’ Monte, fino all’incrocio con le basse di S.Michele, poi svoltare a sinistra nel territorio di Verona, passare le corti di Ca’ del Bue, la Colombara e la Cimberlina e quindi attraversare la Gardesana, che segna il confine del Comune di S.Martino, per raggiungere la corte.

 

Alla corte si accede attraversando un portico archivoltato che si apre sull’asta stradale dell’antica proprietà degli Zenobio. La corte si è sviluppata su diverse modeste costruzioni contadine come risulta dalla mappa del 1761 di Michelangelo Mattei che rappresenta la zona del Casino, proprietà di Francesco e nipoti Zenobio. Oltre all’edificio principale, costruito sulla strada, troviamo verso ovest una casetta con feniletto e sullo Scolo Cassero un piccolo edificio che diventerà la pilla del riso.

 

Tra i beni degli Zenobio troviamo quelli delle monache di San Salvador di Verona, di Bartolo Pellegrini, del signor Lando e di Antonio Neola, mentre sull’Antanello è segnato il punto dove i Zenobio tenevano un molino che risulta demolito.

 

 Nella zona gli Zenobio o Zenobrio sono proprietari anche dei Gadij, della Fornace, di parte di Centegnano e del Ghiarone, tutti edifici di piccole dimensioni ed accatastati come case e corti per massari o lavorenti.

 

 

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