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La Presa. Foto A. Scolari - 23/05/2004

 

Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi

 

Il fondo agricolo della Presa venne in parte trasferito ai Muselli il 19 gennaio 1616 come compenso per il mancato pagamento di un prestito, come sottolineato negli appunti del Summario di casa Muselli.

 

L'unico edificio (altri sono andati distrutti) rimasto del fondo della Presa è visibile a S. Antonio, dalla strada statale e lungo via Milano (il primo sulla sinistra). E' quell'edificio massiccio, che si trova all'interno della statale e confina in parte con i fossati della Cengietta e della Fossa Nova.

 

L'edificio è già esistente nel 1479 se nell'investitura del 2 ottobre è dato a condurre il fondo a Pietro Mainardi figlio di Jacobi e donna Margherita, il quale "recipientes et conducet pro se et suis heredibj, de una petia terra Casalive murata et copata cum una muralea, et uno curtivo et terra arati cum vineis, circa decem campos jacenti in villa S.ti Martinj Bonalbergo. Cui coheret de una parte via comunis, de alia fovea per qua discutir acqua Campalti, de alia jlli de benatis de dicto loco..".

 

Rimase ai Muselli fino al 1861, quando fu acquistato, con la Musella, dal cavalier Luigi Trezza e poi venduto agli inizi del 1900 a diversi proprietari, come gli Zanetti, i Sivero ed altri, che hanno in seguito costruito diversi edifici in stile Liberty.

 

 

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