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Madonna del Rosario con san Domenico da Caleruega e santa Caterina da Siena  

 

(Romolo Nicolis)

 

 

Scheda Artistica - Dott. Roberto Alloro

 

Il quadro, opera del sammartinese Romolo Nicolis (1876-1966), è collocato sulla parete di fondo del transetto sinistro della chiesa di San Martino Vescovo e raffigura la Madonna in trono che offre il Rosario a san Domenico da Caleruega, inginocchiato alla sua destra, mentre il Bambino appoggia gli avambracci e il busto sul capo di santa Caterina da Siena, che medita abbandonandosi sul ginocchio della Vergine.

Le quattro figure sono collocate sotto un monumentale baldacchino in pietra la cui severa architettura classica è ammorbidita dai segni del tempo. Alle spalle di Maria un pesante velario color rosso cupo scende dall’alto per attorcigliarsi alla colonna posta alla sinistra di chi guarda. La scena si svolge in un ambiente campestre pedemontano di chiaro gusto rinascimentale veronese. Il soggetto, lontano dall’essere aulico e spirituale, restituisce piuttosto un’impressione di concreta e quotidiana fisicità. La testa stessa della Madonna, priva dell’aureola e di altri attributi di santità, stupisce per la folta chioma di capelli castani sciolti sulle spalle. Del resto il nostro concittadino Giovanni Lovisetto, che da Nicolis ricevette le prime lezioni di pittura, ricorda come il suo maestro scegliesse i propri modelli tra i popolani e la gente comune; per san Domenico, in particolare, si era rivolto ad un fruttivendolo.

Il soggetto è ispirato al notissimo originale seicentesco, attribuito alla scuola di Luca Giordano, conservato nel Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, una delle mete italiane più frequentate dai pellegrini per impetrare grazia o rendere testimonianza di grazia ricevuta.

La Madonna del Rosario è una delle tradizionali raffigurazioni nelle quali la Chiesa venera Maria, rappresentata in veste azzurra e la corona del Rosario tra le mani. La festa della Madonna del Rosario si celebra il 7 ottobre e fu istituita dal papa Pio V a perenne ricordo della battaglia di Lepanto, svoltasi appunto il 7 ottobre 1571, nella quale la flotta della Lega Santa formata da Spagna, Repubblica di Venezia e Stato della Chiesa sconfisse quella dell’Impero Ottomano. I cristiani attribuirono il merito della vittoria alla protezione di Maria, che avevano invocato recitando il Rosario prima della battaglia. Fra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, tuttavia, la notorietà del Santuario pompeiano, edificato tra il 1876 e il 1887, e delle immagini tratte dal dipinto che vi si venerava influenzò pesantemente l’iconografia del soggetto fino ad identificare quasi per antonomasia la Madonna di Pompei con la Madonna del Rosario.

San Domenico, nato a Caleruega, in Spagna, circa nel 1170, morto a Bologna il 6 agosto 1221, fu il fondatore dell’ordine dei frati Predicatori, le cui comunità dovevano ispirarsi alla prima comunità di Gerusalemme, praticando una vita veramente fraterna, dedita alla lode di Dio e allo studio, in uno stile quasi monastico ma aperto alla missione finalizzata alla conversione e alla predicazione del Vangelo per la salvezza delle anime. Secondo la tradizione, nel 1214 san Domenico ricevette dalla Vergine Maria, nella prima di una serie di apparizioni, il primo Rosario come un mezzo per la conversione dei non credenti e dei peccatori. Domenico e i frati del suo ordine furono perciò i maggiori propagatori del culto del Rosario.

Caterina da Siena, nata Benincasa (Siena25 marzo 1347 – 29 aprile 1380) è venerata come santa e dottore della Chiesa. È patrona d’Italia e compatrona d’Europa. A sedici anni entrò nel terzo ordine delle Domenicane (dette anche Mantellate, per il mantello nero sull’abito bianco), pur restando presso la sua abitazione. Nel 1367 raccontò di aver ricevuto l’apparizione di Gesù con sua Madre e altri santi per sposarla a sé nella fede e di aver avuto in dono come segno un anello adorno di rubini visibile soltanto ai suoi occhi; per questo Caterina è iconograficamente rappresentata con l’anello e con un giglio.

Le copie del dipinto della Madonna del Rosario di Pompei sono molto diffuse soprattutto nell’Italia meridionale ma la Madonna di Pompei godeva, nel Novecento, di un’affettuosa devozione popolare anche a San Martino Buon Albergo e questo spinse Romolo Nicolis a raffigurare il soggetto per la chiesa del Centro.

 

 

La Madonna del Rosario del Santuario di Pompei

 

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