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di Sergio Spiazzi  

Marcellise

 

un po' di storia

Suddiviso in diverse contrade di antica origine, Marcellise, gode ancora oggi il privilegio di essere terra incontaminata, con tradizioni che il resto del territorio sammartinese ha perso. Ha, del resto, mantenuto una distribuzione edilizia prevalentemente rurale. Numerose sono le ville e le corti rurali distribuite sul fondo valle e sulle alture vicine.

 

Un tempo comune autonomo, dal 1927 si trova aggregato al territorio di San Martino. Di origine romana, come numerose lapidi votive e funerarie e parti di edifici testimoniano, rimane per secoli dipendente del vicariato di Lavagno; fino al raggiungimento di una propria indipendenza comunale nel XVII secolo.

 

Se un tempo era ricco e fertile, oggi si trova isolato rispetto ai poli industriali ed economici del territorio comunale.

 

La testimonianza più antica (naturalmente dopo i reperti romani) è costituita dalla chiesetta della Madonnina, detta del "Belvedere", la quale si trova oltre Mezzavilla in alto ad ovest. La costruzione venne edificata nell'anno 1100, come testimonia una pergamena, dai monaci del convento dei Santi Nazaro e Celso di Verona. Attualmente edificio privato, è aperto al culto una volta all'anno in occasione dei festeggiamenti della Beata Vergine. L'interno, stranamente diviso in due navate, si presenta con due altari e diversi affreschi del XV e XVI secolo.

 

Altra costruzione religiosa importante è la chiesa parrocchiale, un tempo conosciuta come S. Pietro di Marcellise. La prima costruzione risale probabiImente ai secoli XIV o XV; riedificata nel 1820 in stile neoclassico, come la visita pastorale del 1839 ricorda, contiene numerosi dipinti di pregevole fattura di Gerolamo Dai Libri e di Francesco Morone, tra i pittori veronesi più importanti del XVI secolo.

 

Marcellise, oltre al paesaggio variopinto ed ancora in parte salvaguardato, offre nel suo territorio numerose corti rurali e ville di lontana e suggestiva storia, appartenute a famiglie aristocratiche e nobili tra le più famose del veronese. Tra queste un posto di privilegio occupa la corte detta "Brolo Marioni". Un tempo la corte della famiglia Marioni si presentava circondata da muro, con casa padronale avente una loggetta a sud e con l'attiguo oratorio dedicato a S. Francesco, fatto costruire nell'anno 1700.

 

Mentre all'inizio di Mezzavilla, sulla strada principale, a destra per chi viene da S. Martino, troviamo un'altra costruzione importante: la villa detta Zamboni, un tempo Orti-Manara. Attualmente in restauro e di altri proprietari, si presenta circondata da muro con portone monumentale di entrata nel cortile. Oltre alla casa padronale cinquecentesca troviamo il leggiadro campanile dell'antico oratorio costruito nell'anno 1800 che confina con le dipendenze della villa.

 

Altre costruzioni rappresentative del luogo, sono le ottocentesche: "Locanda Marcellise" e l'ex municipio, da poco restaurato, sede attuale di attività sociali e ricreative. Ultima perla, in ordine temporale, è la famosa villa girevole o il "Girasole", proprietà della famiglia Invernizzi.

 

Progettata dall'ing. lnvernizzi nel 1929 e terminata nel 1935 con la collaborazione dell'ing. Carapacchi, per la parte meccanica, ed il famoso architetto veronese Ettore Fagiuoli, per la parte architettonica, costituisce un raro esempio architettura" moving".

 

Con struttura in cemento armato e tamponamenti in eraclite e metallo leggero (per la parte abitativa), la villa è stata pensata come girevole, per seguire il sole nel suo movimento diurno.

 

La parte mobile, un quarto di cerchio, si sposta su rotaie concentriche, attraverso ruote (simili e quelle del treno) mosse da piccoli motori posti sotto la piattaforma mobile, mentre la parte principale, cilindrica, integrata alla parte mobile, penetra nella costruzione per equilibrarne la rotazione. Costruzione singolare ed unica, attualmente funzionante, è diventata meta di numerosi visitatori e simbolo di Marcellise.

 

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