Corte Mariona. Foto A. Scolari 28/03/2004.
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Antica
corte rurale posta nel territorio che un tempo era definito di Centegnago, tra
gli abitati di Ca’ dell'Aglio e Mambrotta. A sud passa il fiume Antanello che
lambisce con il suo percorso ondulato i caseggiati della colombara e della
barchessa. Una delle colonne murate sulla facciata dell'abitazione padronale
reca sul capitello la data del 1503.
La
Mariona si dispone a corte quadrata, aperta a sud, con il palazzo padronale
posto a mezzogiorno, tra la barchessa, ad ovest, e la costruzione della pilla da
riso, ad est, la quale conserva ancora la grande ruota che faceva funzionare i
battitori per pillare il riso.
Confrontando
il disegno di Tommaso Fiorini, datato 12 giugno 1687, e la litografia, del 1844,
eseguita da Pietro Sidoli si notano dei cambiamenti, soprattutto nella nuova
facciata classicheggiante e nella barchessa ad archi classici a bugnato, che si
trova disposta in modo diverso rispetto a quella seicentesca.
litografia, del 1844, eseguita da Pietro Sidoli.
Biblioteca Busta 2 7 - da: "Il pettine raccoglitore del riso".
Il
nome della corte deriva dalla famiglia Marioni, antica casata nobiliare
originaria di Caravaggio nel Bergamasco. Secondo il Carinelli, la famiglia
Marioni si sposta nel veronese, nel corso della seconda metà del XV secolo.
La
Mariona è venduta da Marianna Giusti (vedova di Cesare Marioni) a Luigi Bianco
nel 1834. Il fondo, stimato in 223 campi Veronesi, dei quali 70 a risara, viene
pagato 51.207 lire austriache del tempo. La corte all’epoca è composta da
“... pilla da riso, caseggiati padronali e rusticali, selice, barchessa,
stalla, portico, fenile, ed altri locali ad usi diversi con diritti d'acqua e di
pesca”.