Oratorio San Francesco - Piazza del Popolo. 14/03/2004 - Foto A. Scolari
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
L’ORATORIO E LA CONFRATERNITA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI
fondata nel 1730 con la successiva costruzione di una propria chiesa, la confraternita si trovava in piazza del paese di S. Martino, come ricorda una statua e lapide del santo posta in memoria nel 1837 sulla facciata del palazzo, già Albertini-Foglia come ricorda lo Stegagno, dove si legge: "EFFIGIE DI S. FRANCESCO D'ASSISI A PERPETUA MEMORIA DI UN SACRO ORATORIO CHE FU QUI DEMOLITO PER CONCESSIONE APOSTOLICA DATA IL DI 3 FEBBRAIO 1837".
La confraternita, come appare dai libri di entrata ed uscita, era molto ricca e comprendeva iscritti di diversi paesi del Veronese i quali versavano somme ingenti che poi venivano distribuite ai confratelli più bisognosi, quindi in opere di pietà e carità come la figura di S. Francesco aveva insegnato. Il loro oratorio era ben tenuto ed aveva una sagrestia ed una casa per il cappellano oltre alla "Casa della Spiritual unione" come risulta dai restauri eseguiti alla fine del '700.
Nella visita pastorale del 1754 si parla di detto oratorio "... a'
fundamentis de novo edificata...",
con licenza Abbaziale con indulgenza e concessione Papale. La facciata
in stile classico presentava un frontone, sormontato al culmine ed ai lati da
tre croci in ferro; l'interno era ad un'unica navata con soffitto a volta, tutto
affrescato; l'altare maggiore era inserito in un' abside e presentava in alto la
statua in marmo del santo, affiancata da due angeli marmorei. All'interno si
trovavano diversi dipinti alcuni dei quali trasferiti successivamente nella
parrocchiale, come ricorda lo Stegagno nella sua guida del 1928.
Nel 1806 l'oratorio viene
confiscato dal Demanio e posto in vendita, come l'avviso d'asta del
15
luglio 1831 dichiara.
Asta che si fissa il 30 giugno con un prezzo base di " ... Austriache
lire duemille cento cinquantasette centesimi dieci ... corrispondenti a
Fiorini da pagarsi in denaro sonante atariffa nella Cassa di Finanza e Demanio
di Verona". I beni posti in vendita sono: "1.
Un locale era
ad'uso di Oratorio posto nel Comune di S. Martino buon Albergo in
Contrada della Piazza con
Campanile ed annesso terreno era ad uso di Cimitero di provenienza di quella
Confraternita di San Francesco d'Assisi ed ora di proprietà della Cassa d'ammortizzazione.
2. Casa attigua al Civico n. 76
della stessa provvenienza e
proprietà ... ".
L'acquirente
chiede di costruire al suo posto una casa di civile abitazione (l'attuale)
ottenendo nel
1837 il
benestare della Curia.
Interessante
è una lettera del 22 novembre
1836 di
don Giuseppe Maria Gilardoni, parroco di allora, indirizzata alla Curia, nella
quale, dopo una descrizione iniziale, parla delle condizioni dell' edificio:
"Si
noti, che la condizione, e lo stato di esso Oratorio è egli tale, che
nell'interno le muraglie sono già deformate, il pavimento scassinato, ed il
tetto parte già caduto ed il rimanente a giudizio dei Periti a prossimo pericolo
di cadere; cosicchè a rimetterlo in buono stato (essendo arche esso
Oratorio assai ampio e grande da contenere allo in circa le 500 persone) ci
vorrebbe una spesa troppo notevole ... il compratore propone di tenere la facciata
il portale e costruire un'edicola per il santo ... ".
Questo
probabilmente non fu possibile ed infatti anche la facciata venne demolita per
far posto ad un prospetto classicheggiante giunto fino a noi in gran parte
conservato che
è stato restaurato e tinteggiato da poco.