Pignatte. 7/11/2004 - Foto A. Scolari
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Antico
borgo industriale sviluppatosi sul Fibbio in un punto del fiume adatto alla
costruzione di opifici utilizzati soprattutto per la fabbricazione della carta e
la macinazione del frumento.
Nella
relazione dei periti del 1561, sullo stato del fiume Fibbio, troviamo alle
Pignatte due edifici “uno da carta con doi ruotte – de m.ro Batta Collosin”
e “un molin con doj ruotte delli heredj de messer Alexandro Poeta”.
Alla
metà del XVI secolo le più importanti cartiere del veronese si trovano sul
Fibbio ed esattamente alla Cengia, al Ponte, al Maglio, alle Pignatte ed a Cà
dell’Aglio, cartiere di proprietà delle famiglie Basso, Pesenti, Colossini e
Malaspina.
La
crisi delle cartiere veronesi porta, nel 1577, i proprietari delle cartiere sul
Fibbio ad accordarsi con i cartai di Salò, Maderno e Toscolano per
l’approvvigionamento degli stracci, materia prima per la fabbricazione della
carta, materia che comincia a scarseggiare nel veronese in seguito alla
liberalizzazione del mercato.
Nel
1602 la località è conosciuta con il nome di Ponton o Pontoncello
ed è proprietà di Battista Collosin. In una mappa del 1640 di
Sebastiano Bonotti la località è chiamata per la prima volta “de le Pignate”
con una cartiera ed un molino in funzione.
Nel 1848 la cartiera è già dismessa mentre funzionano ancora due molini di Bartolomeo e Leone Marini.