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 Corte Radici. Foto A. Scolari  11/04/2004.

 

 

Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi

 

Antica corte padronale, ubicata in località Quattro Ruote, posta tra il Fiume Fibbio, a nord, e l’antica strada comunale di Ca’ dell'Aglio, a sud.

 

La corte conserva la sua struttura originale la quale si sviluppa in linea, iniziando con le case dei contadini per proseguire con la grande stalla con il soprastante fienile e porticato, poi la stalla dei cavalli ed altri rustici. Staccata la grande casa padronale, con contorni sagomati in tufo, disposta su due piani con salone centrale e stanze dalle parti, con al primo piano le camere e sopra le soffitte. Davanti l’ampia aia, con selice, orto ed altri piccoli rustici. A nord-ovest della corte si estende il grande brolo limitato dall’antico muro e dal Fibbio, il quale con un’ampia curva, traccia, a monte, il limite naturale del complesso.

 

In un’antica mappa acquerellata, del XVI secolo, troviamo disegnati il “Fenil dei Radisi” disposto simmetricamente alla strada che va “alla chartera” mentre a sud sono disegnate le strade che vanno a “cha da l’agio” ed a “Centegnan”.

 

La corte deve il suo nome alla famiglia Radice con Antonio Radicius capostipite, vissuto agli inizi del XVI secolo. Ma sono i figli Nicola e Zuan Antonio che attraverso affitti perpetui acquistano numerosi appezzamenti nel territorio di S.Martino, Marcellise e Olivè soprattutto dalla famiglia Concorezzo

 

Tali acquisti, di 237 campi veronesi, avvengono a più riprese, tra il 20 maggio 1562 e il 24 giugno del 1563, tra questi è compreso sicuramente l’aggregato che noi conosciamo sotto il nome di Radisi, ma che allora era individuato come Contrada delle Cartere.

 

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