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 La Rosella: ovvero l'Antica Fossa di campalto. Foto A. Scolari (2007)

 

Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi

 

Il corso d'acqua chiamato Rosella, non è un fiume, ma un fossato artificiale costruito dall'uomo nel lontano Medioevo per portare l'acqua verso il terrazzamento di Campalto, territorio che un tempo costituiva gran parte della "Campanea Minor" della città di Verona.

 

La campagna era improduttiva e quindi lasciata a pascolo, in quanto costituita soprattutto da un terreno ghiaioso e sabbioso difficilmente coltivabile per la sua caratteristica permeabilità. Ma l'avanzare delle esigenze economiche, dovute a cambiamenti sociali e politici contestualmente all'aumento della popolazione porta in epoca Comunale (XII secolo) ad una serie di bonifiche dell'agro veronese, come quelle del 1185 e del 1199.

 

È in questo contesto che noi possiamo inserire la costruzione del fossato, grande opera di bonifica, lunga diversi chilometri, che porta l'acqua del Fibbio dalle Ferrazze fino nelle campagne a sud dell'abitato di San Martino in località Campalto, per poi essere restituita in piccola parte (come scoladizze) al di sotto del terrazzamento, nell' Antanello.

 

Non conosciamo l'anno di costruzione, ma sappiamo che già esisteva nel 1211, quando Bartolomeo Visconti dona dei terreni posti a Sant'Antonio, alle suore del monastero di San Michele.

 

In un documento del 1754, conservato nell'Archivio di Stato di Verona, viene percorsa la storia della Rosella e viene scritto che: " Antica è la giurisdizione della Fossa di Campalto così detta perche estraendosi dal Fiume Fibbio si porta ad irrigare la Possessione di Campalto. Non si trova traccia alcuna dell'origine. Si vede sino avanti che Repubblica Serenissima avesse Verona disposta da Principi antecessori. Finalmente con instrumento del 29 luglio 1407 fece acquisto certo Zonta Guarienti dalla Camera di Verona, appena entrata nel dominio di questa Città la Serenissima Repubblica, di detta Possessione di Campalto unitamente colla giurisdizione dell’acquedotto predetto sino allora nominato la Fossa di Campalto, senza limitazione alcuna di acqua... alla famiglia Guarienti per Decreto dell'Ecc. mo Senato, come da Ducale 1422, 8 dicembre è successa la famiglia Cermisoni la quale oggi possiede parte di detta possessione... parte alienata alle famiglie Zenobio... Pellegrini... Monti... Muselli...".

 

La Fossa di Campalto è stata chiamata Rosella fin dagli inizi del 1800 quando con il catasto napoleonico si sono fissati tanti nomi sul territorio veneto.

 

Il nome Rosella deriva da un appezzamento abbastanza consistente che si trovava a lambire il fossato e che nel 1642 e 1646 veniva acquisito dalla famiglia Muselli come da documentazione esistente nella Biblioteca Civica di Verona ed esattamente: (, Acquisto di campi venti vaneze sette detti La Rosella. ..con la giurisdizione di ore tre dell'acqua grossa 2.6.1642 in San Martino contrada della Rosella confinante da una la fossa di Campalto, dall'altra la strada comune dall'altra Giacomo de Marzi e dall'altra Piero Gambetto... 14.12.1646- Acquisto d'una pezza di terra prativa di campi undici, vaneze otto, tavole ventitre... con la giurisdizione d'un ora e mezza dell'acqua grossa tutta la fossa di Campalto nella contrada della Rosella".

 

Questo ci permette di aggiungere che l'acqua della Rosella, arrivata ad un certo punto sopra l'attuale abitato delle Case Nuove, si divide in due rami, quello detto dell' Acqua Grossa, il più consistente, e quello dell'Acqua Piccola o Roselletta.

 

La Fossa di Campalto è la più antica del territorio di San Martino, territorio agricolo che verrà più avanti, nel corso del XVI e XVII secolo, sistematicamente sfruttato con la costruzione di innumerevoli corsi d'acqua artificiali, quasi tutti derivanti dalle copiose acque del Fibbio.

 

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