Corte Torcolo. Foto A. Scolari 2/05/2004
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Nato come casa rurale con fienile, stalla e portico addossato, il Torcolo risulta ampliato a est, con altri edifici abitativi, nei primi anni del '900. Come tante altre corti della zona, risulta una dipendenza della corte principale dove di solito si trova il padrone del fondo e destinata agli affittuari o mezzadri che lavoravano le terre e tenevano i buoi per le varie fasi di lavorazione dei campi e le mucche da latte.
La
corte risulta di proprietà della famiglia Brognoligo o Brognonigo fin dal XVI
secolo, insieme con la parte sud della Pantina dove esisteva una casa padronale.
Sulla famiglia Brognoligo il Cartolari dedica qualche riga e sappiamo che
"Nel 1404 Francesco fu Vicario
della Valle Pollicella. Questa famiglia l'anno 1449 venne ascritta al Nobile
Consiglio patrio, e sostenne le cariche di Giudice di Collegio, di Vicario della
casa dei Mercanti, di Provveditore di Comun, ed altre ancora. Celebri uomini in
lettere fino dai tempi antichi fiorirono in questa illustre casa".
In
una mappa del 1623 la corte, già chiamata "Il Torcolo", viene
disegnata come un edificio rurale semplice con la casa contadina a est e la
torre colombara a nord-ovest. Di proprietà dei Brognoligo, il fondo è
adacquato dalla fossa Brognoliga (signori Brognonighi) e Della Torre che porta
le acque dell'Antanello partendo dal Ponte di Campalto per poi farle scolare
verso la fossa Gardesana.
Nel
catasto napoleonico del 1816 la corte e il fondo del Torcolo sono proprietà di
Brognoligo Nicola q.m Salomone e accatastata come casa e corte da massaro.
Nel
catasto austriaco del 1848 la corte e il fondo, che comprende 41 appezzamenti,
risulta proprietà di Luigi Pellesina che ha acquistato dai Brognoligo anche il
possedimento e parte
del nucleo rurale della Pantina, in parte a pascolo, a prato e aratorio.