Marcellise - Villa Manara. Foto A. Scolari 24/01/2004.
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
Antica
corte gentilizia che appartiene alla famiglia Manara fin dal XVI secolo, nel
1683, in seguito alla morte di Gio: Geronimo Manara e alle precedenti nozze tra
Vittoria Manara e Ligurco Orti (1641), la proprietà passe in eredità alla
famiglia degli Orti che riunifica le due casate in un solo cognome Orti-Manara.
Il
complesso si trova all’inizio della contrada Mezzavilla di Marcellise, sulla
destra della strada principale, all’interno di un alto muro di cinta, il quale
proseguendo verso e lungo il Progno per poi ritornare a nord della villa verso
la via, racchiude l’antico brolo.
L’edificio
principale potrebbe essere della fine del quattrocento e in seguito nel
cinquecento ampliato e sopraelevato. La corte di forma rettangolare è
circondata da un alto muro, che separa lo spazio interno, patrizio e nobile, da
quello esterno del duro lavoro, perfino gli edifici della servitù si affacciano
e si aprono solamente verso i campi e non verso il palazzo che rimane protetto
da sguardi indiscreti.
Nel
cortile s’eleva solitario un campaniletto del tempo sormontato da una cupola
di rame.
Nel
1584 Gerolamo o Geronimo Manara il vecchio, già proprietario del palazzo
(acquistato nel 1575 dal Lizzari), supplica l’acqua della Fontana, dalla
collina di Montorio, per irrigare “...quel più che si possa...” del proprio
brolo. La mappa del Bonzizzo descrive perfettamente lo stato dei luoghi: il
brolo rettangolare, “il cortivo”, il palazzo con gli annessi ed i portoni
d’ingresso alla corte.
Passata agli Orti, la corte e villa è probabilmente ristrutturata, con l’aggiunta dell’oratorio privato e del campanile, ricordato nelle visite pastorali dei vescovi Giustiniani (1763) e Grasser (1839).