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Gualfardo Zamboni
Reduce dalla Russia e poi IMI
Nel nostro paese la seconda guerra mondiale ha portato per chi non era soldato distruzione, rovine, fame e sofferenze e per i giovani che erano stati chiamati a fare il servizio militare sorti diverse e spesso dolorose. Chi combatteva sul fronte africano e fu catturato dopo la battaglia di El Alamein venne mandato prigioniero in paesi diversi: negli Stati uniti, i più fortunati, altri in India e in Inghilterra. Chi fu impegnato nella campagna di Grecia-Albania, e fu rimpatriato prima della sua fine, fu mandato a combattere sul fronte russo. I superstiti di quella terribile campagna in molti casi vennero inviati in altri fronti europei e presi prigionieri dopo l'otto settembre. Questo è il caso di Gualfardo Zamboni le cui memorie sono state raccolte dal figlio Paolo. Sette anni da
(non) dimenticare (appunti e spunti…
di storia… di Gualfardo e Gemma dal ’38 al ’45) Paolo Zamboni Il documento completo è visibile in formato PDF (3,40 Mb): Sette anni da (non) dimenticare
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