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A.N.A. Gruppo di San Martino B.A.     

Associazione Nazionale Alpini Sezione di Verona

Gruppo di San Martino Buon Albergo

 

 

Qualche frammento di storia.

 

Il 1921 è l'anno che segna la data della nascita del gruppo di S. Martino Buon Albergo, l° gruppo della sezione.

 

In un breve promemoria di ricordi si legge che "per iniziativa del Colonnello Guido Pasini, socio fondatore e membro della Presidenza Sezionale A.N.A. di Verona (anno 1920), gli Alpini Medaglie d'Argento al V.M. Bussinelli Arturo e Lonardoni Leonzio nella primavera 1921 hanno accolto con entusiasmo e massimo impegno, l'incarico della costituzione del gruppo A.N.A. di S. Martino".

 

Colonnello Guido Pasini

  Foto archivio: A.N.A. Gruppo di San Martino B.A.

 

 

Alpino Bussinelli Arturo

da S. Martino B.A. - del 6° Rgt. Alpini. Foto archivio: A.N.A. Gruppo di San Martino B.A.

Medaglia d'Argento al V.M.. "Porta ordini di una compagnia impegnata in combattimento, incaricato di portare un ordine urgente del Comando di Battaglione al proprio Capitano, conscio della sua importanza e gravità, sebbene ferito ad una gamba lungo il cammino, assolse il suo mandato superando terreno scosceso e difficile e si mantenne sulla linea partecipando alla lotta sino al sopraggiungere della notte, venendo in seguito trasportato al posto di medicazione".

Malga Zurez, 30 dicembre 1915.

 

 

I fondatori del gruppo sono pertanto Bussinelli e Lonardoni ai quali si sono poi uniti gli alpini Aldegheri Angelo (già attendente del Gen. Cantore), Pietro Branzato, Giovanni Zaninelli ed altri; Capo gruppo dei primi 100 soci venne eletto Bussinelli Arturo.

 

La Costituzione ufficiale del gruppo e la inaugurazione del suo gagliardetto, donato dal Col. Marchiori, è avvenuta nel settembre 1921, con la benedizione impartita dal Cappellano della Sezione don Ferdinando Prosperini. "II Gruppo di S. Martino per merito principale della M.A. Arturo Bussinelli, che per oltre trent’anni ne fu il capo, ha sempre svolto fervida e feconda attività affermandosi tra i primi gruppi della provincia".

 

Il 9 novembre 1952 venne organizzata una solenne cerimonia per festeggiare l’80° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini (erano infatti già passati 80 anni da quando il 15 ottobre del 1872 il Re Vittorio Emanuele II° firmò il decreto della Costituzione del Corpo degli Alpini dei quali il Gen. Giuseppe Domenico Perrucchetti ne fu capostipite ed ideatore).

 

Per le vie del paese, tutto imbandierato di tricolore, si svolse una sfilata di 38 Gruppi con gagliardetto e circa 1.500 alpini; in testa al corteo era il vessillo della nostra sezione col suo medagliere, seguito dal presidente Comm. Prof. Mario Balestrieri, da S.E. il Gen. Alberto Parioni, S.E. il Gen. Vittorio Emanuele Rossi, dal Gen. Giuseppe Lorenzotti, nuovo comandante della Divisione Alpina Tridentina (che aveva inviato a presenziare alla adunata un plotone di alpini in Armi) dal Comm. Dott. Gasdia, Maggiore della Artiglieria Alpina, in rappresentanza di S.E. il Prefetto Dott. Bruno e da un bel gruppo di ufficiali superiori alpini, fra i quali i Ten. Col. Sperotti e Bagotini, i Maggiori Oliboni, Piacentini, Zignoli e Riccobello.

 

Terminata la sfilata e deposte due corone alla base del monumento ai Caduti di S. Martino, sulla Piazza del popolo, ove era stato eretto un suggestivo altare da campo, Mons. Gonzato (il nostro beneamato don Bepo) celebrò una S. Messa in sufragio dei nostri caduti.

 

9 novembre 1952, cerimonia per festeggiare l'80° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini.

 Al centro Mons. Gonzato (don Bepo, capellano degli Alpini). Foto archivio: O. Molon.

 

 

Qualche mese dopo, il 18 Gennaio 1953 mentre si trovava a Bonavicina, don Bepo Gonzato “va avanti” lasciando un profondo vuoto e tanta tristezza nell’animo di tutti gli Alpini. Il gruppo di S. Martino, per il quale don “Bepo” aveva una particolare predilezione, volle allora erigere in sua memoria un busto in una aiuola dei giardini della piazza del Popolo.

 

L’8 Marzo 1953 con una solenne e commovente cerimonia alla presenza del Presidente Nazionale e sezionale Prof. Balestrieri, su invito del vice presidente Col. Pasini, l’alpino medaglia d’Argento Bussinelli scoprì il busto togliendo il drappo tricolore che lo avvolgeva. Il cippo fu preso in consegna dal Comune ed il sindaco e il Capo gruppo di allora Prof. Tumolo ebbe a dire che “ciò era stato fatto perché don Bepo rimanesse come esempio alla gioventù ed alle future generazioni”.

 

Dalla sua nascita e fino al 1974 il gruppo è stato privo di una sede; gli incontri e le varie riunioni avvenivano nelle famiglie di alpini, nei locali pubblici, osterie e bar come da Michelon Gino, da Marcello al ponte, le tre Corone dell’alpino Domenico Gelmetti, da la Corale e così via. Finalmente il 30 Marzo 1974 il gruppo entra in possesso di una sede ricavata dai locali, molto modesti, avuti in affitto dalla signora Avesani. L’anno successivo questi locali furono acquistati dal Colonnello Wilfrido Ambrosini e lasciati in uso gratuito al gruppo fino a quando fu costruita l’attuale Baita. Il Col. Ambrosini volle effettuare questa donazione in memoria del suo valoroso attendente, alpino Spadon Angelo, perché gli aveva salvato la vita sacrificando la sua, nella azione del Corno del “Cavento” (Adamello mt. 3.400) nella guerra 1915-18. L’episodio ebbe luogo nel “Trincierone” ove il diciottenne sottotenente Wilfrido Ambrosini, si trovava con i suoi alpini per difendere il Cavento dall’attacco determinato degli austriaci, per la sua riconquista, il 15 Giugno 1918.

 

Il 16 Aprile 1978 viene promossa un’altra grande manifestazione alpina per riconsegnare un nuovo gagliardetto, dopo 57 anni dal primo e per inaugurare la nuova sede sociale.

Parteciparono alla festa 57 gruppi e circa 3.000 alpini che sfilarono per le vie del paese ove il Comune aveva fatto affiggere manifesti di saluto e benvenuto. In piazza Garibaldi ebbe inizio la cerimonia con la benedizione del nuovo gagliardetto (madrina la signora Graziosa Bussinelli figlia della Med. Arg. Arturo Bussinelli) che il Col. Pasini consegnò al capogruppo Cav. Ferrarini, con l’incitamento a custodirlo quale simbolo delle virtù di sacrificio ed eroismo del nostro popolo e delle truppe alpine in particolare.

 

Fu celebrata la S. Messa da Padre Mario Toninandel il quale provvide a ricordare nell'omelia i suoi predecessori Mons. Gonzato e Mons. Piccoli. Furono rivolti i saluti del Sindaco a nome della cittadinanza e quelli del vice presidente Col. Piasenti a nome della sezione invitando gli alpini a compiere un nuovo gesto di generosità nei confronti delle popolazioni alluvionate del Piemonte e della Liguria.

 

La parola fu poi presa dal Consigliere della sezione Dusi che si intrattenne in particolare sui temi che investono gli alpini come cittadini e membri della comunità; furono resi gli onori ai caduti ed a don Bepo mentre si elevavano canti di inni patriottici eseguiti da numerose scolaresche guidate dal maestro Ten. Alpino Oreste Franchi.

 

Ci fu poi il rancio al campo per tutti a cui fece seguito una esibizione di Arceri; nel pomeriggio infine venne inaugurata la sede degli alpini ricevuta in uso gratuito dal socio Col. Ing. Wilfrido Ambrosini. Il 1981 è l'anno del 60° anniversario della costituzione del gruppo; gli alpini di S. Martino con in testa il loro capogruppo Cesare Marogna si organizzano per celebrare il 14 Giugno una grande festa. La manifestazione iniziata alla sera del sabato 13 Giugno con una rassegna di cori alpini, ebbe il suo culmine la domenica del 14 con una sfilata di 60 gagliardetti e oltre duemila alpini.

 

In testa al corteo con i gagliardetti dei gruppi sfilarono i vessilli di tutte le associazioni combattentistiche ed il Iabaro del comune; sfilarono altresì il sindaco Comm. Falezza, il presidente della provincia Prof. Molon, il “vecio colonel" Pasini, il vicepresidente Col. Piasenti, il rev. Parroco, il Cappellano Padre Mario, il Comandante la stazione dei Carabinieri ed altre autorità.

Furono resi gli onori al monumento dei caduti ed al Busto di don Bepo, celebrata la S. Messa da Padre Mario e recitata la preghiera dell'alpino; seguirono i discorsi ufficiali del Capogruppo Marogna, del sindaco Comm. Falezza, del Prof. Molon e del Colonnello Pasini. La festa si concluse con il rancio sociale al campo e con un concerto musicale nella serata.

 

Il 28 Novembre 1993 venne benedetta e posata la prima pietra per realizzare la baita. Dopo la S. Messa celebrata nella parrocchia del “Cristo Risorto" vi fu una breve cerimonia in cui fu posta in opera, sul terreno concesso dal Comune, la pietra d’angolo della futura baita.

 

 

 

Baita degli Alpini. Foto A. Scolari

 

 

La Baita. La costruzione è stata realizzata in un angolo del cortile della scuola "Salvo d'Acquisto", ed è costituita da un fabbricato in muratura ad un piano ricoperto da un tetto a due spioventi. La parte di copertura rivolta a nord si prolunga di quel tanto da formare un lungo porticato, sorretto da travi in legno che dà un tono assai piacevole all'intera costruzione; porticato in cui si soggiorna molto volentieri nei periodi estivi e da cui si respira tutta quella deliziosa aria che ridiscende dalla stupenda conca di Marcellise. Al suo interno vi sono alcune stanzette a vario uso ed un grande salone, con tavoli e sedie, alle cui pareti vi sono appesi cimeli e tanti ricordi molto cari alle penne nere. La baita che è luogo di incontro degli alpini, offre ospitalità anche agli amici degli alpini per i quali si è costituito il "Circolo Ricreativo Alpino Wilfrido Ambrosini".

 

 

Alla cerimonia presenziarono il neo sindaco Gaiga, predecessore Zusi (al quale si deve l'azione determinante perché si concretizzasse l’iniziativa alpina), il benefattore Ambrosini, i consiglieri della sezione Fraccaroli e Governo, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e dei donatori di sangue ed organi, i gagliardetti dei gruppi di Castelvero e Marcellise ed il parroco don Tarcisio che procedette alla benedizione della prima pietra al cui interno era stata collocata una pergamena a ricordo dell'evento.

 

Per chiarire il significato della cerimonia hanno preso la parola il capogruppo Castellani, il consigliere Governo ed il Sindaco Gaiga. I lavori di costruzione iniziati nel Gennaio 1994 furono ultimati nel Dicembre 1997.

Da sempre il gruppo ha cercato di svolgere una attività preziosa di solidarietà ponendosi a disposizione di tutti là dove c'era bisogno. Numerosi sono stati gli interventi umanitari in occasioni di calamità naturali ed altro, sia nel nostro paese che in altri stati; si ritiene comunque superfluo elencare le attività svolte che riguardano in particolare quelle nel settore socio umanitario.