Corte Santa Croce. Foto A. Scolari 7/11/2004
Scheda storica - Arch. Sergio Spiazzi
L’antica
corte rurale appartiene al
Feudo di Formighè dei Da Lisca
avuto, attraverso
l’investitura del Duca di Milano, il 16 agosto del 1391. La corte si trova ai
confini orientali del comune di S. Martino e si raggiunge percorrendo la strada
che dalle Pignatte porta a Formighè.
Costruita
sull’orlo del terrazzo ghiaioso dell’Adige appare come una corte
fortificata, con l’alto muro di sostegno del cortile a dominare e controllare
le terre dell’antico feudo. Il toponimo Formighè
è segnalato nel 1216 quando Matelda moglie del fu Giacobino di Zagnino
Ascotato consegna in locazione perpetua a Giovanni di Ramario di Lavagno sei
pezze di terra tra cui una a “furmigedo”.
La
corte di S. Croce di Formighè d’origine quattrocentesca è già ben
strutturata nel 1606 quando in una mappa, datata 26 settembre e disegnata a
seguito di una supplica avanzata dagli eredi di Camillo Orti, appare in tutta la
sua consistenza edilizia. Racchiusa da un alto muro, con il cancello posto sul
lato sud-est, vediamo l’alta torre colombara dominante sul resto delle
strutture edilizie padronali e rusticali poste a cortina e con andamento
est-ovest.
L’iniziativa
agraria dei Da Lisca è documentata fin dal XVI secolo, quando impegnano le loro
risorse finanziarie nella coltivazione del riso e quindi nella costruzione di
una rete idrica capillare, utilizzando soprattutto le acque del Fibbio.
Dell’oratorio privato, costruito prima del 1816, e trasformato in epoca successiva in abitazione, ne abbiamo notizie attraverso la visita pastorale del vescovo Grasser del 1839, quando “Visitant quoque Oratorium SS. Crucis in loco…”.
Le case rosse di Formighé, anni '60 - Foto: Piero Piazzola